"Oltrepò Oltre": un sito impegnato
nel custodire
la biodiversità dell'Appennino di Lombardia
"BIODIVERSITA", una parola relativamente recente - il dizionario Zanichelli registra nel 1990 il suo ingresso nella lingua italiana - che ha consentito di guardare la realtà che ci circonda con uno sguardo più profondo, più complesso, meno superficiale.
Senza la consapevolezza del valore della biodiversità non sarebbe infatti possibile comprendere come la sopravvivenza del nostro pianeta, e del nostro stesso vivere, dipenda proprio dalla varietà biologica che ci circonda.
La varietà e la complessità biologica, che consentono ad ogni ecosistema - grande o piccolo che sia - di reagire ai cambiamenti, rappresentano la tutela più efficace verso le minacce che incombono sempre di più sul nostro pianeta. A cominciare dall'inquinamento ambientale, dall'inquinamento atmosferico, dal cambiamento climatico.
La valorizzazione della biodiversità e la sua difesa, nella consapevolezza che ogni sua riduzione rappresenta un rischio per la sopravvivenza delle specie viventi e degli habitat naturali, non è un compito che possa essere delegato esclusivamente alla scienza e agli addetti ai lavori.
E' un dovere, e un impegno, che ci interpella tutti, a cominciare soprattutto dai più giovani ai quali è affidato il futuro del pianeta.
Da questo punto di vista, come ha affermato papa Francesco nella sua enciclica "Laudato Si'", siamo tutti chiamati ad essere custodi della nostra Terra.
Proprio per queste premesse l'impegno che gli alunni e gli insegnanti delle scuole della Valle Versa e della Valle Staffora hanno riversato nel sito "Oltrepò Oltre. L'Oltrepò Biodiverso raccontato dagli alunni delle scuole primarie e secondarie" merita alcune considerazioni.
La prima è proprio l'importante cammino che il concetto di biodiversità ha compiuto da quando ha bussato alla nostra vita quotidiana.
Da acquisizione ristretta al mondo della scienza e della ricerca è diventata una consapevolezza diffusa, fatta propria da un numero sempre più grande di cittadini. In aggiunta, cosa niente affatto secondaria, questa consapevolezza ha raggiunto anche gli strati più giovani della popolazione. Quella appunto dei ragazzi che frequentano le scuole dell'IC di Santa Maria della Versa e dell'IC P. Ferrari di Varzi.
Tuttavia vi sono consapevolezze che rimangono un sapere statico e sterile se non vengono modulate nella concretezza del proprio vivere e tradotte in conoscenza e pratica quotidiana, proprio nel luogo e nel tempo in cui ci si trova a vivere.
Conoscere davvero equivale ad amare, diceva Simone Weil. E amare vuol dire dedicare attenzione all'oggetto del proprio amore.
Questo è esattamente quello che hanno fatto, con il fondamentale apporto dei loro insegnanti, i ragazzi che hanno realizzato il sito "Oltrepò Oltre".
La biodiversità, in questo loro generoso impegno, è diventata da acquisizione teorica una pratica di attenzione e conoscenza concreta, proprio perchè dispiegata a guardare, analizzare, comprendere, narrare il mondo circostante.
Il mondo biodiverso, appunto, fatto di biodiversità animale e vegetale, di luoghi e di tradizioni, di natura e di stagioni, di paesaggi e di lavoro umano.
In questo sito, offerto alla consultazione di tutti coloro chi vi vogliono attingere, si tesse con intelligenza ed essenzialità la trama preziosa ed indispensabile della biodiversità che ci circonda e ci protegge.
Una biodiversità che è dono prezioso ma, al tempo stesso, ci assegna il compito irrinunciabile di esserne tutori e custodi.
Questo hanno compreso i ragazzi e gli insegnanti delle scuole di Santa Maria della Versa e di Varzi nel realizzare un sito che si pone come emblematico battistrada, testimonianza di un impegno da diffondere in ogni scuola.
Nel loro operato queste scuole si sono inserite in un lavoro più ampio e complesso, quello del progetto OltrepoBiodiverso che, coordinato da Fondazione Sviluppo Oltrepò nell'ambito dell'azione AttivAree di Fondazione Cariplo, punta a valorizzare le aree collinari e montane dell'Appennino Lombardo.
Un progetto che ha il suo punto di forza nella tutela della preziosa biodiversità di questi territori con modalità nuove e partecipative, dove nessuno sta in panchina ma tutti sono chiamati a dare il proprio contributo di conoscenza e di impegno.
Con la realizzazione del sito "Oltrepò Oltre" la comunità scolastica di queste aree dell'Appennino di Lombardia ha preso su di sè il compito oneroso ma gratificante di essere tra i custodi della preziosa biodiversità che la natura e il lavoro delle generazioni passate hanno conferito loro.
Con l'impegno, anche grazie alla realizzazione di questo sito, di trasmetterne la conoscenza e il rispetto a tutti coloro che, con loro, la vorranno godere ed apprezzare.
Giorgio Boatti
giornalista, autore di "Un paese ben coltivato"